Lapilli anche dal vulcano della Bolognina

10 04 2007

In effetti una cosa degno di nota c’è occorsa nei miei mesi di stop mistico bombistico…
La nuova lenzuolata delle liberalizzazioni del buon vecchio Bersani (“che è di sinistra e mi sta quindi simpatico”). Addio ai costi di ricarica dei telefoni, aggiustamenti quà e là per migliorare le prime liberalizzazioni del lontano Luglio scorso (in particolare le banche che facevano un po’ le furbe ottenendo lo stop dell’Authority).
Credo che ci siano molti difetti su questa e la precedente lenzuolata; provo ad elencarne un po’:
. sui tassisti è innegabile la marcia indietro, tant’è che un’indagine statistica ci racconta come i prezzi siano aumentati e il numero dei mezzi no
. avvocati, hanno trionfato gli ordini professionali, evitando una loro riforma (io sarei per l’abolizione totale) ed evitando anche l’applicazione di ciò che prevedeva il decreto, la possibilità di pubblicizzarsi e l’eliminazione dei prezzi minimi. Arma utilizzata: l’esclusione di coloro che avrebbero seguito il decreto, dall’albo
. sui medicinali sussistono resistenze della grande distribuzione verso il decreto, tant’è che le “non farmacie” non riescono a disporre di tutti i farmaci che vorrebbero
Stringato elenco intendiamoci, buona base però per cominciare ad applicare in toto l’animo del decreto. Sentendo alla festa dell’Unità bolognese Bersani aveva colpito il suo spirito di apertura dei mercati protetti in ottica di nuove opportunità per noi giovani. Vedendo come sono andate a finire le cose sospetto che l’animo demagogico della diminuzione dei prezzi abbia preso il sopravvento sul ministro, il che è comprensibile con la perdita di consenso seguito alla Finanziaria ma non giustificabile. Facile a dirsi ma le liberalizzazioni non sono un mezzo caccia-voti da sguainare quando la si vede brutta e per cui esaurito l’entusiasmo post legem, RIP. Esse sono importanti e ne è la prova la valutazione de FMI che attribuisce parte della crescita prevista per quest’anno all’effetto benefico delle lenzuolate.
Inoltre questo è solo il punto di partenza, più importanti sarebbero liberalizzazioni su grandi temi, energia, servizi pubblici essenziali. Il ddl Lanzilotta va nella giusta direzione, peccato che Diliberto (che si conferma un poveretto) voglia bloccare tutto, e pare ci stia riuscendo nonostante il suo 2% (ah sistema politico italiano). Spiegagli che diminuirebbero i prezzi di acqua, luce e gas e spiegagli che è sufficiente un controllo per garantirne la qualità… Chiaro meglio fare populismo e cercare voti tra i nostalgici statalisti ma almeno non lamentatevi delle bollette!
La combricola allegra che si riunisce attorno ad un settantenne miliardario proprietario anche di un vulcano, sarebbe ora che si svegliasse e convergesse su alcuni temi, tra cui questi. Non mi pare che solo chi ha votato Prodi non paghi ora i costi di ricarica… Anche se un ddl o un decreto passasse con i voti determinanti del centro-destra, non vedo il motivo di invocare crisi (l’Inghilterra qui ci insegna) se non il tornaconto personale partitico, che in alcune sedi, dovrebbe essere lasciato a casa. Meglio mandare a calci in culo qualcun’altro a casa!
Piuttosto che niente è meglio piuttosto!

Lenz